Romani 16
Italian: Giovanni Diodati Bible (1649)
1OR io vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diaconessa della chiesa che è in Cencrea. 2Acciocchè voi l’accogliate nel Signore, come si conviene a’ santi, e le sovveniate in qualunque cosa avrà bisogno di voi; perciocchè ella è stata protettrice di molti, e di me stesso ancora.

3Salutate Priscilla, ed Aquila, miei compagni d’opera in Cristo Gesù. 4I quali hanno, per la vita mia, esposto il lor proprio collo; a’ quali non io solo, ma ancora tutte le chiese de’ Gentili, rendono grazie. 5Salutate ancora la chiesa che è nella lor casa, salutate il mio caro Epeneto, il quale è le primizie dell’Acaia in Cristo. 6Salutate Maria, la quale si è molto affaticata per noi. 7Salutate Andronico e Giunia, miei parenti, e miei compagni di prigione, i quali son segnalati fra gli apostoli, ed anche sono stati innanzi a me in Cristo. 8Salutate Amplia, caro mio nel Signore. 9Salutate Urbano, nostro compagno d’opera in Cristo; e il mio caro Stachi. 10Salutate Apelle, che è approvato in Cristo. Salutate que’ di casa di Aristobulo. 11Salutate Erodione, mio parente. Salutate que’ di casa di Narcisso che son nel Signore. 12Salutate Trifena, e Trifosa, le quali si affaticano nel Signore. Salutate la cara Perside, la quale si è molto affaticata nel Signore. 13Salutate Rufo, che è eletto nel Signore, e la madre sua, e mia. 14Salutate Asincrito, Flegonte, Erma, Patroba, Erme, e i fratelli che son con loro. 15Salutate Filologo, e Giulia, e Nereo, e la sua sorella; ed Olimpa, e tutti i santi che son con loro. 16Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio; le chiese di Cristo vi salutano.

17Or io vi esorto, fratelli, che prendiate guardia a coloro che commettono le dissensioni, e gli scandali, contro alla dottrina, la quale avete imparata; e che vi ritiriate da essi. 18Perciocchè tali non servono al nostro Signor Gesù Cristo, ma al proprio ventre; e con dolce e lusinghevol parlare, seducono i cuori de’ semplici. 19Poichè la vostra ubbidienza è divolgata fra tutti; laonde io mi rallegro per cagion vostra; or io desidero che siate savi al bene; e semplici al male. 20Or l’Iddio della pace triterà tosto Satana sotto a’ vostri piedi. La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con voi. Amen.

21Timoteo, mio compagno d’opera, e Lucio, e Giason, e Sosipatro, miei parenti, vi salutano.

22Io Terzio, che ho scritta questa epistola, vi saluto nel Signore.

23Gaio, albergator mio, e di tutta la chiesa, vi saluta. Erasto, il camarlingo della città, e il fratello Quarto, vi salutano. 24La grazia del nostro Signor Gesù Cristo sia con tutti voi. Amen.

25Or a colui che vi può raffermare, secondo il mio evangelo, e la predicazione di Gesù Cristo, secondo la rivelazion del misterio, celato per molti secoli addietro, 26ed ora manifestato, e dato a conoscere fra tutte le Genti, per le scritture profetiche, secondo il comandamento dell’eterno Dio, all’ubbidienza della fede; 27a Dio, sol savio, sia la gloria in eterno, per Gesù Cristo. Amen.



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