Italian: Giovanni Diodati Bible (1649) 1ORA, dopo che fu morto Ehud, i figliuoli d’Israele seguitarono a far ciò che dispiace al Signore.
2Laonde il Signore li vendè nelle mani di Iabin, re di Canaan, che regnava in Hasor; il Capo del cui esercito era Sisera; ed egli abitava in Haroset de’ Gentili.
3E i figliuoli d’Israele gridarono al Signore; perciocchè Iabin avea novecento carri di ferro; e avea già vent’anni oppressato Israele con violenza. 4Or in quel tempo Debora, donna profetessa, moglie di Lappidot, giudicava Israele. 5Ed essa dimorava sotto la Palma di Debora, fra Rama e Betel, nel monte di Efraim; e i figliuoli d’Israele salivano a lei a giudicio. 6Or essa mandò a chiamare, da Chedes di Neftali, Barac, figliuolo di Abinoam; e gli disse: Non t’ha il Signore Iddio d’Israele comandato: Va’, fa’ massa di gente nel monte di Tabor, e prendi teco diecimila uomini de’ figliuoli di Neftali, e de’ figliuoli di Zabulon? 7E io accoglierò contro a te, al torrente di Chison, Sisera, Capo dell’esercito di Iabin insieme co’ suoi carri, e con la massa della sua gente; e io te lo darò nelle mani. 8E Barac le disse: Se tu vai meco, io andrò; ma, se tu non vai meco, io non andrò. 9Ed ella disse: Del tutto io andrò teco; ma pur tu non avrai onore nell’impresa che tu fai, quando il Signore avrà venduto Sisera nelle mani di una donna. E Debora si mosse e andò con Barac in Chedes. 10E Barac adunò a grida Zabulon, e Neftali, in Chedes; e salì, e menò seco diecimila uomini. E Debora salì con lui. 11Or Heber Cheneo, partitosi da’ Chenei, ch’erano de’ discendenti di Hobab, suocero di Mosè, avea tesi i suoi padiglioni fino al querceto di Saanaim, ch’è vicin di Chedes. 12Allora fu rapportato a Sisera, che Barac, figliuolo di Abinoam, era salito al monte di Tabor. 13Ed egli adunò tutti i suoi carri, ch’erano in numero di novecento carri di ferro, e tutta la gente che era seco, da Haroset de’ Gentili fino al torrente di Chison. 14E Debora disse a Barac: Moviti; perciocchè questo è il giorno, nel quale il Signore ha messo Sisera nelle tue mani; il Signore non è egli uscito davanti a te? Allora Barac scese giù dal monte di Tabor, avendo dietro a sè diecimila uomini. 15E il Signore mise in rotta Sisera, e tutti i carri, e tutto il campo, mettendolo a fil di spada, davanti a Barac. E Sisera scese giù dal carro, e se ne fuggì a piè. 16E Barac perseguitò i carri, e il campo, fino in Haroset de’ Gentili; e tutto il campo di Sisera fu messo a fil di spada, e non ne scampò pur un uomo. 17E Sisera se ne fuggì a piè verso il padiglione di Iael, moglie di Heber Cheneo; perciocchè v’era pace fra Iabin, re di Hasor, e la casa di Heber Cheneo. 18E Iael uscì fuori incontro a Sisera; e gli disse: Riduciti, signor mio, riduciti appresso di me; non temere. Egli adunque si ridusse appresso di lei nel padiglione; ed ella lo coprì con una schiavina. 19Ed egli le disse: Deh! dammi a bere un poco d’acqua; perciocchè io ho sete. Ed ella, aperto un baril di latte, gli diè a bere, poi lo ricoperse. 20Ed egli le disse: Stattene all’entrata del padiglione; e se alcuno viene, e ti domanda: Evvi alcuno qua entro? di’ di no. 21Ma Iael, moglie di Heber, prese un piuolo del padiglione; e, messosi un martello in mano, venne a Sisera pianamente, e gli cacciò il piuolo nella tempia, sì ch’esso si ficcò in terra. Or Sisera era profondamente addormentato e stanco. E così egli morì. 22Ed ecco Barac, che perseguitava Sisera; e Iael gli uscì incontro e gli disse: Vieni, e io ti mostrerò l’uomo che tu cerchi. Ed egli entrò da lei; ed ecco, Sisera giaceva morto col piuolo nella tempia. 23Così Iddio abbattè in quel giorno Iabin, re di Canaan, davanti a’ figliuoli di Israele. 24E la mano de’ figliuoli d’Israele si andò del continuo aggravando sopra Iabin, re di Canaan, finchè l’ebbero distrutto. |