Italian: Giovanni Diodati Bible (1649) 1SIGNORE, io mi son confidato in te, Fa’ ch’io non sia giammai confuso. 2Riscuotimi, e liberami, per la tua giustizia; Inchina a me il tuo orecchio, e salvami. 3Siimi una rocca di dimora, Nella quale io entri sempre; Tu hai ordinata la mia salute; Perciocchè tu sei la mia rupe e la mia fortezza. 4O Dio mio, liberami dalla man dell’empio, Dalla mano del perverso e del violento. 5Perciocchè tu sei la mia speranza, o Signore Iddio; La mia confidanza fin dalla mia fanciullezza. 6Tu sei stato il mio sostegno fin dal seno di mia madre; Tu sei quel che mi hai tratto fuori delle interiora di essa; Per te ho avuto del continuo di che lodarti. 7Io sono stato a molti come un mostro; Ma tu sei il mio forte ricetto. 8Sia la mia bocca ripiena della tua lode, E della tua gloria tuttodì. 9Non rigettarmi al tempo della vecchiezza; Ora, che le forze mi mancano, non abbandonarmi. 10Perciocchè i miei nemici tengono ragionamenti contro a me, E quelli che spiano l’anima mia prendono insieme consiglio. 11Dicendo: Iddio l’ha abbandonato; Perseguitatelo, e prendetelo; perciocchè non vi è alcuno che lo riscuota. 12O Dio, non allontanarti da me; Dio mio, affrettati in mio aiuto. 13Sieno confusi, e vengano meno gli avversari dell’anima mia; Quelli che procacciano il mio male sieno coperti di onta e di vituperio. 14Ma io spererò del continuo, E sopraggiungerò ancora altre lodi a tutte le tue. 15La mia bocca racconterà tuttodì la tua giustizia, e la tua salute; Benchè io non ne sappia il gran numero. 16Io entrerò nelle prodezze del Signore Iddio; Io ricorderò la giustizia di te solo. 17O Dio, tu mi hai ammaestrato dalla mia fanciullezza; Ed io, infino ad ora, ho annunziate le tue maraviglie. 18Non abbandonarmi ancora, o Dio, fino alla vecchiezza, anzi fino alla canutezza; Finchè io abbia annunziato il tuo braccio a questa generazione, E la tua potenza a tutti quelli che verranno appresso. 19E la tua giustizia, o Dio, esalterò sommamente: Perciocchè tu hai fatte cose grandi. O Dio, chi è pari a te? 20Perciocchè, avendomi fatto sentir molte tribolazioni e mali, Tu mi hai di nuovo resa la vita, E mi hai di nuovo tratto fuor degli abissi della terra. 21Tu hai accresciuta la mia grandezza, E ti sei rivolto, e mi hai consolato. 22Io altresì, collo strumento del saltero, celebrerò te, E la tua verità, o Dio mio; Io ti salmeggerò colla cetera, o Santo d’Israele. 23Le mie labbra giubileranno, quando io ti salmeggerò; E insieme l’anima mia, la quale tu hai riscattata. 24La mia lingua ancora ragionerà tuttodì della tua giustizia; Perciocchè sono stati svergognati, perchè sono stati confusi quelli che procacciavano il mio male. |