Italian: Giovanni Diodati Bible (1649) 1Il povero, che cammina nella sua integrità, Val meglio che il perverso di labbra, il quale è stolto. 2Come chi è frettoloso di piedi incappa; Così non vi è alcun bene, quando l’anima è senza conoscimento. 3La stoltizia dell’uomo perverte la via di esso; E pure il suo cuore dispetta contro al Signore. 4Le ricchezze aggiungono amici in gran numero; Ma il misero è separato dal suo intimo amico. 5Il falso testimonio non resterà impunito, E chi sbocca menzogne non iscamperà. 6Molti riveriscono il principe; Ma ognuno è amico del donatore. 7Tutti i fratelli del povero l’odiano; Quanto più si dilungheranno i suoi amici da lui! Egli con parole li supplica, ma essi se ne vanno. 8Chi acquista senno ama l’anima sua; Chi osserva l’intendimento troverà del bene. 9Il falso testimonio non resterà impunito, E chi sbocca menzogne perirà. 10I diletti non si convengono allo stolto; Quanto meno conviensi al servo signoreggiar sopra i principi! 11Il senno dell’uomo rallenta l’ira di esso; E la sua gloria è di passar sopra le offese. 12L’indegnazione del re è come il ruggito del leoncello; Ma il suo favore è come la rugiada sopra l’erba. 13Il figliuolo stolto è una grande sciagura a suo padre; E le risse della moglie sono un gocciolar continuo. 14Casa e sostanza sono l’eredità de’ padri; Ma dal Signore viene la moglie prudente. 15La pigrizia fa cadere in profondo sonno; E la persona negligente avrà fame. 16Chi osserva il comandamento guarda l’anima sua; Ma chi trascura le sue vie morrà. 17Chi dona al povero presta al Signore; Ed egli gli farà la sua retribuzione. 18Gastiga il tuo figliuolo, mentre vi è ancora della speranza; Ma non imprender già di ucciderlo. 19Chi è grandemente iracondo ne porterà la pena; Che se tu lo scampi, tu lo renderai vie più iracondo. 20Ascolta consiglio, e ricevi correzione, Acciocchè tu diventi savio alla fine. 21Vi sono molti pensieri nel cuor dell’uomo; Ma il consiglio del Signore è quello che sarà stabile. 22La benignità dell’uomo è il suo ornamento; E meglio vale il povero, che l’uomo bugiardo. 23Il timor del Signore è a vita; E chi lo teme passerà la notte sazio, e non sarà visitato da alcun male. 24Il pigro nasconde la mano nel seno, E non la ritrae fuori, non pure per recarsela alla bocca. 25Percuoti lo schernitore, e il semplice ne diventerà avveduto; E se tu correggi l’uomo intendente, egli intenderà la scienza. 26Il figliuolo che fa vergogna e vituperio, Ruina il padre, e scaccia la madre. 27Figliuol mio, ascoltando l’ammaestramento, Rimanti di deviare da’ detti di scienza. 28Il testimonio scellerato schernisce la dirittura; E la bocca degli empi trangugia l’iniquità. 29I giudicii sono apparecchiati agli schernitori, E le percosse al dosso degli stolti. |