Italian: Giovanni Diodati Bible (1649) 1LA parola del Signor degli eserciti mi fu ancora indirizzata, dicendo:
2Così ha detto il Signor degli eserciti: Io sono ingelosito di gran gelosia per amor di Sion, e sono stato geloso per essa con grande ira.
3Così ha detto il Signore: Io son ritornato in Sion, ed abiterò in mezzo di Gerusalemme; e Gerusalemme sarà chiamata: Città di verità, e: Monte del Signor degli eserciti, Monte santo.
4Così ha detto il Signor degli eserciti: Ancora vi saranno de’ vecchi, e delle vecchie, che sederanno nelle piazze di Gerusalemme; e ciascuno avrà in mano il suo bastone, per la grande età.
5E le piazze della città saran ripiene di fanciulli, e di fanciulle, che si sollazzeranno per le piazze di essa.
6Così ha detto il Signor degli eserciti: Se ciò par maraviglioso al rimanente di questo popolo in que’ giorni, sarà egli però impossibile appo me? dice il Signor degli eserciti.
7Così ha detto il Signor degli eserciti: Ecco, io salvo il mio popolo dal paese del Levante, e dal paese del Ponente;
8e li condurrò, ed abiteranno in mezzo di Gerusalemme, e mi saranno popolo; ed io sarò loro Dio, in verità, e in giustizia. 9Così ha detto il Signor degli eserciti: Sieno le vostre mani rinforzate, o voi, che udite queste parole in questi tempi, dalla bocca de’ profeti, che sono stati nel giorno che la Casa del Signor degli eserciti, il tempio, è stata fondata, per esser riedificata. 10Perciocchè, avanti questi giorni, non vi era alcun premio nè per uomini, nè per bestie e non vi era alcuna pace a chi andava, e veniva, per cagion del nemico; ed io mandava tutti gli uomini l’uno contro all’altro; 11ma ora, io non sarà al rimanente di questo popolo, come sono stato ne’ tempi addietro, dice il Signor degli eserciti. 12Perciocchè vi sarà sementa di pace; la vite porterà il suo frutto, e la terra produrrà la sua rendita, e i cieli daranno la lor rugiada; ed io farò eredar tutte queste cose al rimanente di questo popolo. 13Ed avverrà che, come voi, o casa di Giuda, e casa d’Israele, siete stati in maledizione fra le genti, così vi salverò e sarete in benedizione; non temiate, sieno le vostre mani rinforzate. 14Perciocchè, così ha detto il Signore degli eserciti: Siccome io pensai d’affliggervi, quando i vostri padri mi provocarono a indegnazione, ha detto il Signor degli eserciti, e non me ne son pentito; 15così in contrario in questi tempi ho pensato di far del bene a Gerusalemme, ed alla casa di Giuda; non temiate. 16Queste son le cose che avete a fare: parlate in verità, ciascuno col suo compagno; fate giudicio di verità, e di pace, nelle vostre porte. 17E non macchinate nel vostro cuore male alcuno l’un contro all’altro, e non amate il giuramento falso; perciocchè tutte queste cose son quelle che io odio. 18Poi la parola del Signor degli eserciti mi fu indirizzata, dicendo: 19Così ha detto il Signor degli eserciti: Il digiuno del quarto, e il digiuno del quinto, e il digiuno del settimo, e il digiuno del decimo mese, sarà convertito alla casa di Giuda in letizia, ed allegrezza, e in buone feste; amate dunque la verità, e la pace. 20Così ha detto il Signor degli eserciti: Ancora avverrà che popoli, ed abitanti di molte città, verranno; 21e che gli abitanti d’una città andranno all’altra, dicendo: Andiam pure a far supplicazione al Signore, ed a ricercare il Signor degli eserciti; anch’io vi andrò. 22E gran popoli, e possenti nazioni, verranno, per cercare il Signor degli eserciti, in Gerusalemme, e per far supplicazione al Signore. 23Così ha detto il Signor degli eserciti: In que’ tempi avverrà che dieci uomini, di tutte le lingue delle genti, prenderanno un uomo Giudeo per lo lembo della sua vesta, dicendo: Noi andremo con voi; perciocchè abbiamo udito che Iddio è con voi. |